Recensione: "Il dolore perfetto" di Ugo Riccarelli

Titolo: Il dolore perfetto
Autore: Ugo Riccarelli
Pagine: 325
Prezzo di copertina: 9,50 euro
Prezzo ebook: 6,99 euro
Editore: Mondadori

Sinossi:
Premio Strega 2004. Due storie di famiglie parallele, ma destinate a incontrarsi. Quella del Maestro, giovane anarchico che arriva da Sapri, alla fine dell'Ottocento, per insegnare in un paesino della Toscana, dove si stabilirà avendo dalla vedova Bartoli numerosi figli dai nomi emblematici: Ideale, Libertà e Cafiero. E quella di Rosa e Ulisse Bertorelli, commerciante di maiali, da cui nasceranno Annina e Achille. L'amore tra Annina e Cafiero è solo un momento dell'intreccio di vicende pubbliche e private, realistiche e fantastiche, che l'autore costruisce in questo romanzo, epopea di drammi e di ideali, di personaggi all'altezza dei grandi sommovimenti della storia.



A volte basta poco, pochissimo, per far andare via la stanchezza. La novità di una bella scoperta, ad esempio, che abbia a che fare con una piccola libreria café, all'occorrenza libreria dell'usato, proprio a portata di mano.
A celebrazione dell'evento, due libricini portati via per pochi spiccioli, rispecchianti quanto di più lontano dai soliti generi letterari in lettura.
Lo Strega 2004 era tra questi, nonostante la vena tragica insita già nel titolo e la promessa di quella scrittura da premio destinata a non piacermi, nella maggior parte dei casi.
Uno stile ricercato, favoleggiante, lontanamente somigliante ai realismo magico del Marquez di Macondo e dei suoi Cent'anni di solitudine, un'epopea più realisticamente vicina a Game of Thrones invece che all'epica greco - romana ricordata tramite i nomi, tutti suggestivi di qualcosa o di qualcuno, affibbiati ai vari personaggi. Minimo comune denominatore in tutto ciò quel dolore assoluto e perfetto che, in fondo, non si capisce bene cosa sia.
Un romanzo storico, saga familiare, nato nel segno dell'utopia e conclusosi alla stessa maniera; a far d'atmosfera i ricordi fumosi di una vecchina seduta all'aria aperta a godersi il Sole che, splendendole sempre in fronte, ha illuminato generazioni di vita.
E fu in quell' istante, in quel preciso momento, che comprese l'abisso totale non tra due mondi, ma tra le persone. Le cose son cose, hanno una vita loro, hanno forme, pensieri, hanno età e persino colore. Siamo noi a dividere, a costruire barriere, ad alzare, abbassare, a dire chi è buono e chi invece è peggiore. [...] Una botta improvvisa, una crepa sul cuore. La ferita bruciante di un dolore perfetto.


Risultati immagini per ugo riccarelliUgo Riccarelli (Ciriè, Torino, 1954 - Roma 2013), di famiglia toscana, ha pubblicato Le scarpe appese al cuore (Feltrinelli 1995, nuova edizione Oscar Mondadori 2003), Un uomo che forse si chiamava Schulz (Piemme 1998, premio Selezione Campiello, nuova edizione Oscar Mondadori 2012), Stramonio(Piemme 2000, nuova edizione Einaudi 2009), I racconti di Pensieri crudeli (Giulio Perrone 2006), Diletto (Voland 2009) eGarrincha (Giulio Perrone 2013), il saggio Ricucire la vita(Piemme 2011) e, per Mondadori, L'angelo di Coppi (2001), Il dolore perfetto (2004, premio Strega), Un mare di nulla (2006),Comallamore (2009), La repubblica di un solo giorno (2011) eL'amore graffia il mondo (2012, premio Campiello 2013).

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