Sulla nostalgia canaglia, la voglia di partire e il sogno di tornare: Diario di viaggio a casa di Sissi & Home Sweet Home

I momenti più belli della vita appartengono alla categoria di quelli che non si ricorderanno a lungo. La loro essenza sta proprio in questo, nell'effimera felicità della consapevolezza della gioia che che la quotidianità porta con sé.
Qualche giorno fa vi avevo avvisati circa la mia scarsa presenza nella blogosfera questa settimana, ma non ve ne avevo spiegato il motivo.
Sono andata via, la famosa gita del quinto mi ha portata lontano dalla mia Sicilia, in Ungheria precisamente e, come mi capita sempre durante un viaggio, volente o nolente, mi sono ritrovata a pensare alle parole di Chuck Palahniuk lette di sfuggita in una Smemo di qualche anno fa secondo cui il motivo per cui la gente se ne va dai paesini di provincia è per poi sognare di tornarci. Nonostante faccia spesso a pugni con il significato, una fitta di quella nostalgia canaglia tanto cara ad Albano c'è stata. Della mia famiglia, degli amici non presenti, di voi amici lettori, compagni viandanti in questa Sala virtuale, ho sentito la mancanza, mitigata però dalla meraviglia della novità.
Tra scampagnate domenicali a casa di Sissi, per la quale nutrivo una curiosità smisurata alimentata dall'adorazione infantile dovuta a cartoni animati, gadget e la nota trilogia di film biografici romanzati con Romy Schnider rivista ad ogni replica estiva sulla rete ammiraglia, momenti difficili e notti bianche tipiche delle gite scolastiche in cui tuttavia l'influenza ha rivestito un ruolo importante, ho ritrovato le energie perdute; eppure sono rimasta fedele a me stessa e alle tradizioni: 



Eccolo qui il nuovo arrivato, scovato nello striminzito reparto dedicato ai titoli in lingua straniera di una piccola libreria giusto il giorno precedente alla partenza; sebbene sia la cover che il titolo sembrino abbastanza comuni, quasi anonimi, questo libro m'ispira alquanto e spero di riuscire presto a sapere se la sensazione sia stata giusta oppure no.
Per il resto, home sweet home ovvero grandi dormite in primis per poi cedere alle lusinghe della cucina della mamma. E soprattutto tante nuove, possibilmente belle, letture.
Sono tornata. Più restless che mai.

A presto!

Cecilia

Commenti