Recensione: "Oh,boy!" di Marie Aude Murail

Titolo: Oh, boy!
Autrice: Marie Aude Murail
Pagine: 192
Prezzo di copertina: 10 euro
Editore: Giunti

Trama:

I Morlevent sono tre: un maschio e due femmine. Orfani da poche ore. Hanno giurato di non separarsi mai. Siméon Morlevent, 14 anni. Smilzo per non dire emaciato. Occhi marroni. Segni particolari: superdotato intellettualmente, si accinge a preparare la maturità. Morgane Morlevent, 8 anni. Occhi marroni. Orecchie a sventola. Prima della classe e molto attaccata al fratello. Segni particolari: gli adulti si dimenticano sempre di lei. Sempre. Venise Morlevent, 5 anni. Occhi blu, capelli biondi, uno zuccherino. La bambina che tutti sognano. Segni particolari: fa vivere delle torride storie d'amore alle sue Barbie. I tre Morlevent non hanno nessuna intenzione di affidare il loro futuro alla prima assistente sociale che passa. Il loro obiettivo è lasciare l'orfanotrofio dove sono stati parcheggiati e trovare una famiglia. Al momento, solo due persone potrebbero accettare di adottarli. Per delle ottime ragioni. Per delle tremende ragioni. Una delle due non brilla per simpatia, l'altro è irresponsabile e... ah, in più si detestano.


4 Stelle

Marie Aude Murail è stata per me la scrittrice rivelazione del 2013; mi sono pazzamente innamorata del suo Miss Charity ( di cui trovate la recensione qui, se può interessarvi), omaggio a Beatrix Potter, Oscar Wilde, George Bernard Shaw e Jane Austen, dunque non potevo lasciar fuori dalla lista delle letture per il nuovo anno gli altri suoi titoli.
Ho fortunatamente scelto bene, iniziando appunto con Oh, boy!
In questo romanzo emerge tutto l'interesse sociale della Murail del quale avevo colto qualche sprazzo nel sopracitato Miss Charity; infatti  temi fortemente attuali come l'abbandono, la depressione, la difficoltà delle adozioni, l'omosessualità ma anche l'inseminazione artificiale e il cancro, costituiscono un intreccio narrativo complesso ma che non manca di momenti di leggerezza come,ad esempio, nei dialoghi tra Barthelèmy e Venise:

Si guardarono negli occhi, con i nasi che quasi si sfioravano, e Venise fece la domanda, quella che permette di operare una prima selezione tra buoni e cattivi.

<<Ti piacciono i bacini?>>

Ho ritrovato in Oh, boy! lo stile frizzante, quasi malizioso che caratterizza la Murail, mirabile esempio dell'assenza di pesantezza con cui temi "difficili" possono essere trattati, tanto da poter perfino allietare un pomeriggio piovoso senza risultare banali.

Consigliato: sì
Tempo di lettura: 2 Giorni





Marie Aude Murail è nata in una famiglia di artisti (suo padre è un poeta, sua madre una giornalista, uno dei suoi fratelli e sua sorella sono anch’essi scrittori), Marie-Aude Murail scrive tutti i giorni, e pubblica libri da oltre vent’anni. Ha scritto più di cento racconti, e poi storie e romanzi, testi teatrali, e romanzi d’amore, d’avventura, polizieschi e fantastici… racconti per adulti e ragazzi, che hanno ottenuto importanti premi internazionali. Uno dei suoi più grandi successi è Oh, boy!, che in Francia ha conquistato oltre venti premi (Prix Tam Tam, Prix Sésame, Prix Frissons Vercors) ed è diventato un film per la televisione. Pubblicato in Italia da Giunti, il volume nel 2008 si è aggiudicato il Premio Paolo Ungari Unicef, in occasione del Filmfest di Roma, e si è classificato secondo al Premio Cento. Mio fratello Simple ha ricevuto a sua volta molti riconoscimenti, tra cui il prestigioso Jugendliteraturpreis alla Fiera di Francoforte 2008. Per il suo impegno e per il suo lavoro dedicato all’infanzia l’autrice è dal 2004 Chevalier de la Légion d’Honneur.

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