Recensione: "Colpa delle Stelle" di John Green

Titolo: Colpa delle stelle
Autore: John Green
Prezzo edizione rilegata: 16 euro
Prezzo ebook: 11,99 euro
Editore: Rizzoli
 
 
 
 
Trama:
 
Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.
 
 
 
5 Stelle
 
Prima di iniziare la recensione vera e propria, mi sento in dovere di fare una premessa.
The Fault in Our Stars sarà presto un film e adesso, avendo conosciuto la storia e i personaggi, posso davvero affermare che sono felice di ciò.
Avevo sentito parlare di questo libro come un fenomeno editoriale strepitoso ma, da diverso tempo ormai, diffido della pubblicità editoriale.
E' stata paradossalmente la notizia del film a farmi avvicinare al libro; dico paradossalmente perché, solitamente, si va a vedere il film dopo aver letto il libro.
Infatti spero proprio di vedere il film perché gli attori che interpreteranno Hazel e Augustus sono Shailene Woodley e Ansel Elgort, attori che hanno girato insieme anche un altro film tratto da un libro, Divergent, (il quale è uno dei miei libri preferiti), dove però non sono una coppia bensì fratello e sorella.
Fine della premessa.
Inizialmente, influenzata anche dal fatto che ne sarebbe stata realizzata una trasposizione cinematografica, pensavo che Colpa delle Stelle fosse l'ennesimo distopico destinato a far fortuna ad Hollywood. Quando invece mi sono resa conto di che tipo di storia fosse, ho cominciato la lettura con un po' di scetticismo, credendo di trovare la solita storia stereotipata di ragazzi con il cancro.
Fortunatamente mi sono piacevolmente ricreduta.
Colpa delle Stelle non è la classica storia di ragazzi con il cancro, permeata di buonismo e rassegnazione all'inevitabile.
No, anzi al contrario è piena di spunti di riflessione e anche di un po' di cinico umorismo che però non guasta l'atmosfera, l'alleggerisce.
Hazel e Augustus hanno accettato di convivere con la propria malattia, non con cupa rassegnazione ma con serenità.
Questo aspetto mi ha davvero stupito perché, nonostante qualche lacrima, quando ho girato l'ultima pagina non ho avuto quel senso di amarezza che di solito mi accompagna in letture del genere.
Questo libro mi ha donato serenità e commozione, ha scatenato una catarsi interiore.
E mi sento bene davvero.
 
Consigliato: sì, moltissimo
 
Tempo di lettura: 2 giorni
 
Umore: inquieto

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